Enzo Favata: Attualmente uno dei musicisti sardi più attivi e conosciuti nel panorama musicale italiano ed internazionale, ENZO FAVATA è un artista poliedrico, al quale piace indagare a 360 gradi l’universo sonoro. Il suo originale percorso di ricerca lo porta a misurarsi con linguaggi musicali diversi, a coniugare arcaico e moderno e culture musicali tra loro lontane.
Favata suona i sax tenore, soprano e sopranino, il clarinetto basso, strumenti etnici a fiato, soprattutto della Sardegna. È un abile utilizzatore di live electronics che usa insieme agli strumenti acustici.
La sua attività di musicista inizia nel 1983: dopo essersi formato nell’ambito del jazz tradizionale, abbandona il mainstream per dedicarsi allo studio della musica popolare della Sardegna di cui ora è un profondo conoscitore. Su questi modelli, unitamente ad altre influenze, come quella latinoamericana, sviluppa un linguaggio ed uno stile compositivo del tutto originali.
Ha suonato con: Dino Saluzzi, Miroslav Vitous, Dave Liebman, Enrico Rava, the Art Ensemble of Chicago, Django Bates, Anja Lechner, Lester Bowie, Flavio Boltro, Michel Marre, Tenores di Bitti, Metropole Orkest della Radio Nazionale Olandese, Guinga, Orchestra nazionale di Tirana, e molti altri.
Enzo Favata ha al suo attivo 13 dischi come leader ed è presente in 5 compilation di artisti internazionali.
Ha tenuto concerti in tutta Italia e in Germania, Spagna, Norvegia, Irlanda, Croazia, Slovenia, Albania, Romania, Giappone, Egitto, Marocco, Brasile, Argentina, Kuwait, Sudafrica, Ghana, Togo.
Dal 1987 ha tenuto oltre 2000 concerti, ha suonato in tutto il mondo con suoi progetti in festival e contesti di particolare prestigio come il teatro La Recoleta di Buenos Aires con la Saluzzi family, i festival jazz di Berlino e Francoforte, Festival Jazz di Tokio, la festa della Mercè di Barcellona, Palau della Musica di Barcellona, Auditorium Radio Nazionale Olandese con la Metropole Orkest, Stimmen Festival di Lorrach, Teatro dell’Opera del Cairo, teatro Sala San Paolo del Brasile, Auditorium del Lingotto per il Salone della Musica di Torino, Auditorium Parco della Musica di Roma, Arena del Sole di Bologna, Teatro Ponchielli di Cremona, Auditorium Orchestra Verdi di Milano, Teatro Lirico di Cagliari.
È inoltre autore di colonne sonore per il cinema, la radio e il teatro. Ha realizzato ambienti sonori per installazioni ed esposizioni di arte contemporanea e musei etnografici.
Dal 2001 è direttore artistico del Festival Musica sulle Bocche a Santa Teresa Gallura e Bonifacio, uno dei più apprezzati festival Jazz della Sardegna.
Davide Riondino: Toscano, classe 1952, ha lavorato dieci anni a Firenze alla Biblioteca Nazionale. Artisticamente nasce con la generazione dei cantautori degli anni Settanta: pubblica dischi e compone canzoni in quegli anni abbastanza conosciute, come “ La canzone dei piedi ” e “Ci ho un rapporto ”. Giovanissimo (1975) debutta al teatro Zelig di Milano e comincia un percorso professionale che lo porta ad esplorare quasi tutte le forme di comunicazione. Nella musica comincia con un’opera prima passata quasi inosservata alla fine degli anni Settanta, un album serioso come “Boulevard ”, quel “Tango dei miracoli” ormai introvabile, uscito solo in edicola con illustrazioni di Milo Manara, e poi “ Racconti picareschi ” (1989), “ Non svegliate l’amore ” (1991), “ Temporale ” (1994), “ Quando vengono le ballerine ” (1995). Partecipa a Sanremo in coppia con Sabina Guzzanti con la canzone “ Troppo sole ” (1995).Collabora come verseggiatore satirico a riviste ormai storiche come “ Tango ”, “ Il male ”, “ Cuore ”, nonché a “ Comix ” e “ Manifesto ”. Nel cinema dopo “ Kamikazen” (1987) con Paolo Rossi, è la volta di “ Cavalli si nasce ” (1989), esordio cinematografico del disegnatore Sergio Staino; La sua prima regia del 1997 è “ Cuba Libre ” (1997), realizzato in collaborazione con la scuola di cinematografia dell’Avana.