La mostra “Formiche” prende in prestito il nome da Ants (Formiche), il documentario incentrato sulle rotte migratorie verso il continente europeo e diretto da Valerio Nicolosi, giornalista, regista e fotografo romano.
Gli scatti presenti nella mostra, gentilmente forniti da Valerio Nicolosi, raccontano di persone alla deriva che rischiano di morire in mare, adolescenti su di un barchino partito dalle coste nordafricane, ragazzi ammassati su di un gommone e donne che sorridono dopo essere state soccorse e vedendo per la prima volta il bambino che portano nella pancia. Ma ci sono anche fotografie meno famose, quelle dalla Rotta Balcanica, che dalla Turchia passa per la Grecia per poi proseguire, in diversi modi, attraverso i paesi che i migranti provenienti principalmente dall’Afghanistan e dalla Siria hanno attraversato in questi anni. Proprio da quei paesi inizia quello che loro stessi chiamano “The Game”, ossia il tentativo di passare le frontiere di Croazia e Slovenia e arrivare a Trieste, considerata più sicura di altri posti.
Due rotte estremamente pericolose e spesso letali, che migliaia di persone intraprendono verso l’Europa inseguendo il proprio sogno e la propria occasione di riscatto, un futuro che molto spesso viene loro negato; storie di chi si ammassa per le strade come formiche, per citare “Furore” di Steinbeck.
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