Mostra: “Patrick Patrimonio dell’Umanità”



La Mostra verrà inaugurata il 12 e si protrarrà fino al 18 Agosto. Sarà allestita all’aperto nelle strade del Centro storico in un percorso anulare che parte da Via Regina Margherita, passa per Piazza Santa Caterina, e si conclude in Via Roma.

Nel mese di giugno di quest’anno, per impedire, purtroppo inutilmente, la proroga della detenzione d Patrick Zaki, è stata organizzata una mostra a Bologna. L’inaugurazione è stata fatta il 16 giugno, giorno del suo trentesimo compleanno, lungo la cornice dei portici di San Luca, per portare all’attenzione la sua vicenda e anche le storie di 50 prigionieri di coscienza di 13 paesi diversi.
Da Sanaa Seif, la regista egiziana condannata a un anno e mezzo di carcere a causa delle sue critiche al governo fino a Idil Eser, che difende i diritti umani in Turchia accusata di terrorismo; da Aleksei Navalny, in carcere in Russia per aver denunciato la corruzione, ad Ahmadreza Djalali, a rischio di esecuzione in Iran per una falsa accusa di spionaggio. Ci sono anche Germain Rukuki, condannato in Burundi a 34 anni per aver promosso una campagna contro la tortura, Myrat Orazgeldiyev, obiettore di coscienza in Turkmenistan, condannato a due anni per aver rifiutato di svolgere il servizio militare, Samar Badawi in attesa di processo in Arabia Saudita per aver difeso i diritti delle donne, Perhat Tursun, scrittore, detenuto in Cina dal 2018 in un campo di rieducazione per aver difeso i diritti degli Uiguri. E ancora: il giornalista turco Mehmet Baransu, condannato a 19 anni e sei mesi a causa dei contenuti dei suoi articoli, Nasrin Sotoudeh, avvocata condannata a 17 anni e mezzo in Iran per aver difeso prigionieri di coscienza e condannati a morte, e Yasaman Aryani, condannata a nove anni e sei mesi per aver preso parte in Iran alla campagna contro l’obbligo di indossare il velo in pubblico.

I loro volti sono stati disegnati dall’artista Gianluca Costantini. Le loro storie, in breve, sono riportate accanto.
L’iniziativa vede la partnership di Station to Station, l’associazione che ha raccolto oltre 260.000 firme su change.org per chiedere la cittadinanza italiana all’attivista egiziano, e di Coop Alleanza 3.0, che sostiene e condivide i valori dell’evento.
“Ormai il caso di Patrick è oltre il suo caso. Lui può essere la voce di tanti altri prigionieri egiziani e non solo”.
Le iniziative per la difesa di Zaki sono tante e proseguono con l’unica intenzione di riuscire al più presto a ridargli la libertà, il governo italiano sta prendendo una posizione più decisa sulla vicenda con l’approvazione alle camere della cittadinanza italiana al ragazzo, l’eco mediatica e l’effetto cascata che possono generarsi da città importanti lasciano sicuramente intravedere ulteriori passi in avanti. Moltissimi comuni si sono mobilitati, Lecce, Pisa, Firenze, Ferrara, Brindisi, Arezzo, Pescara, Perugia, Pesaro, Rimini, Bari, Napoli, Novara, Chieti, Messina, Avellino, Salerno, Udine, Taranto, Bologna, Milano, Crotone, Portici, Procida, Rosignano Marittimo, Santo Stefano Magra, San Cesareo, Cinquefrondi, San Vito, Vitulano, Moncalvo, Loiano, Valsamoggia, San Miniato, Ercolano, hanno già assegnato la cittadinanza onoraria.
Lo studente egiziano Patrick Zaki è cittadino onorario anche di Crotone. Lo ha deciso il consiglio comunale, approvando la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria.

In una nota del Consiglio comunale di Crotone si legge :“Le motivazioni del suo arresto sono da imputare esclusivamente alla sua libertà di pensiero”. Il conferimento della cittadinanza onoraria vuole essere “un attestato di vicinanza al giovane ricercatore, impegnato, tra l’altro, in importanti iniziative di carattere umanitario, ed un segno di solidarietà nei confronti di tutti coloro che vengono ingiustamente detenuti per difendere le proprie idee e la libertà di espressione e con l’intento di contribuire a sollecitare il Governo Italiano a compiere tutte le azioni possibili per restituire la libertà a Patrick Zaki”.


Articoli correlati: