Beppe Barra



Giuseppe Barra nasce a Roma, il 24 luglio del 1944, da padre fantasista Giulio Barra procidano, e madre cantante ed attrice Concetta Grasso, di origine messinese. Cresce a Procida, ma si trasferisce a Napoli, dove frequenta varie scuole di teatro e di dizione. Inizia a recitare lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e dopo come professionista al Teatro Esse. In seguito entra a far parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare. La sua carriera si consolida tra musica e teatro. Nella seconda metà degli anni settanta è protagonista della “Gatta Cenerentola”, l’opera teatrale di De Simone tratta da una fiaba del “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Nel 1978 lascia la NCCP, e partecipa ad un programma televisivo con Eduardo De Filippo, dedicato all’autore napoletano, “Serata d’onore”, condotto da Vittorio Gassman. Sempre nello stesso anno, interpreta la parte di Giardino, nel film Giallo Napoletano. Vince il premio IDI Saint Vincent come attore nel 1980 e il premio Maschera d’oro nel 1981; partecipa inoltre al film “La pelle” nella parte di un sarto. Nel 1982 è invitato, in occasione del Carnevale di Venezia, da Maurizio Scaparro ad esibirsi in un assolo e mette in scena “Peppe e Barra”, uno spettacolo, scherzo in musica in due tempi, dove si esibisce anche la madre Concetta Barra, che da quel momento prenderà parte a tutti gli spettacoli del figlio. In quell’occasione nasce anche la compagnia teatrale Peppe & Barra e nel 1983 incide un omonimo disco per la Fonoprint. Nello stesso anno Barra assume i panni di Sancho Panza, nei frammenti teatrali del “Don Chisciotte”, che diventerà uno sceneggiato. Nel 1988 incide un altro disco come compagnia Peppe e Barra, intitolato Peppe e Concetta Barra n.1. Agli inizi degli anni novanta Barra incide un disco da solista intitolato “Mo’ Vene”, grazie al quale vince la targa Tenco come migliore interprete per quell’anno.

Il 3 gennaio 1994, si riunisce la Nuova Compagnia di Canto Popolare al Teatro Mercadante, per un omaggio ad Eduardo Caliendo. Sarà ospite al programma di Renato Zero “Tutti gli Zeri del mondo”. Registra per la Rai venti favole dal Pentamerone di Giambattista Basile, e poi mette questa esperienza in uno spettacolo teatrale, Lengua Serpentina, per il quale il Festival delle Cinque Terre di Riomaggiore gli consegna il Premio Dioniso nel 2000. Fabrizio De André gli chiede di adattare e interpretare in napoletano il brano Bocca di Rosa che sarà poi inserito nell’LP Canti Randagi. Nel 1999, per la morte di De Andrè, Genova organizza un Tributo al cantante, e la famiglia De André invita Peppe Barra alla serata. Nel dicembre del 2000 interpreta il ruolo di Mister Peachum ne “L’opera da tre soldi” e l’anno successivo incide il suo secondo disco “Guerra”. È direttore artistico della Rassegna internazionale della musica etnica e a teatro interpreta “Il borghese gentiluomo”.

Nel 2002 interpreta la parte del Grillo Parlante nel film “Pinocchio” di Roberto Benigni, e riprende gli incontri con gli studenti nelle università. Nel 2003 scrive in lingua italonapoletana, con Massimo Andrei, una fiaba intitolata “Le vecchie vergini”, e al teatro Trianon mette in scena “La cantata dei pastori”. Partecipa al capodanno 2004 in Piazza del Plebiscito, e parte per New York dove rappresenta l’Italia in qualità di artista, cantante e attore e gli viene consegnata la cittadinanza onoraria. Nel 2006, per la qualità musical-letteraria della sua carriera, riceve il Premio Lunezia Etno-Music, ad Aulla. Nel 2009 pubblica l’album “N’attimo”, prodotto dalla Marocco Music; il CD è stampato dalla Greendigital in versione ecocompatibile. Riceve il Premio Armando Gill alla carriera a Grottolella, in provincia di Avellino a settembre del 2012. Nel mese di marzo del 2014 gli viene conferito il master Honoris Causa in Letteratura, scrittura e critica teatrale, dall’Università Federico II di Napoli.

Nel 2015, dal 29 aprile al 12 maggio, al Palazzo delle Arti di Napoli, aderisce alla mostra “La gente di Napoli – Humans of Naples”, patrocinata dal comune di Napoli, dal comune di San Giorgio a Cremano e dell’assessorato all’assistenza sociale della regione Campania, con altre personalità della cultura, dello spettacolo e della politica, come Luigi de Magistris, Rosa Russo Iervolino, Vincenzo De Luca, Mario Trevi, Enzo Gragnaniello, Mario Luzzatto Fegiz. Nel 2016 gli viene riconosciuto il Premio DiscoDays alla carriera, nell’ambito della XVII edizione annuale della Fiera del Disco e della Musica.


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