Francesco Vitale è un autore poliedrico, la cui espressività si manifesta attraverso molteplici forme d’arte, inclusi la poesia, la fotografia, la musica e il cinema. Nato e cresciuto nell’ambiente culturale di Roma, ha conseguito la laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale presso il DAMS dell’Università di Roma Tre. La sua formazione è stata fortemente influenzata da maestri dell’immagine come Abbas Kiarostami, celebre regista, fotografo, artista e poeta iraniano.
Vitale ha esordito nel panorama letterario italiano con raccolte di haiku che combinano l’estrema sintesi della forma poetica giapponese con istantanee fotografiche, come in Una storia dei giorni che passano (Coessenza, 2015) e Varchi attivi (Edizioni Erranti, 2020). Le sue poesie sono state tradotte in spagnolo e incluse nella raccolta argentina Fragmentos de humanidad (Le Pecore Nere Editorial, Rosario 2018), e i suoi testi sono apparsi su vari siti e riviste letterarie.
Lo Spirito Cuoce (Edizioni Efesto, 2023) rappresenta un passo significativo nell’evoluzione artistica di Francesco Vitale. Questa raccolta di poesie, che include testi dagli esordi fino ai più recenti, segna un passaggio dalla sintesi rigorosa degli haiku a una scrittura più estesa e dilatata. Vitale abbandona i confini rigidi della sua precedente produzione per esplorare una dimensione più ampia e profonda della poetica, senza perdere la freschezza e la leggerezza dell’osservatore distaccato.
L’opera è divisa in tre parti, ciascuna rappresentante fasi diverse della vita e del percorso artistico dell’autore:
-L’età delle cose minime: Questa sezione è caratterizzata da un linguaggio ricercato, metafore complesse e sperimentazioni grafiche. È il primo tentativo di Vitale di trovare la propria voce poetica, con un dialogo aperto tra titoli e versi liberi.
-Vita aperta: Qui, i testi si fanno più brevi e intensi, privi di titoli, con un pensiero che si purifica da ogni sovrastruttura. Ogni componimento diventa una lama affilata, pronta a colpire il lettore.
-24 febbraio: L'ultima sezione si concentra su gesti quotidiani ed epifanie, riflettendo una bellezza che vibra di concepimento oltre la luce.
Un esempio significativo è il componimento:
Schiaccio le noci
Francesco Vitale
per il dolce della vita.
Ogni anno si rinasce in moltitudine
nella bellezza della forma
che vibra di concepimento
oltre il premio della luce.
In Lo Spirito Cuoce, Francesco Vitale continua la sua incessante ricerca del quadro e della visione, trasformando in modo percepibile il suo stile di scrittura e concedendosi la narrazione esplicita del vissuto. Questa raccolta non solo celebra l’evoluzione della sua poetica, ma le conferisce anche una dignità di visione poetica che risuona profondamente con la complessità della quotidianità e della spiritualità umana.