Il Festival Amore&Rabbia


“Amore & Rabbia” è un evento culturale nato nel 1996, ideato e realizzato dall’associazione culturale “La Ginestra” di Verzino che riuniva un gruppo di persone che vivevano sparse tra Verzino, Bologna, Firenze e altre città e che decisero di unire esperienze, competenze e passioni per costruire in un piccolo borgo dell’entroterra calabro, un grande evento culturale che potesse superare i confini locali .

Sono passati 12 anni dall’ultima edizione del festival, era il 2007, quando la crisi aveva già investito le attività culturali e il nostro cartellone aveva già subìto un numero ridotto di concerti e attività collaterali, ma insistentemente la crisi con la carenza di fondi sanciva l’interruzione di quel processo di crescita e di elaborazione tanto vitale per l’intero territorio.

Nei primi anni, 1996/ 97/98, ci muovevamo in un contesto culturale in cui il Festival aveva costruito una propria identità, sicuramente unica in regione, sin da subito diventa l’appuntamento culturale più seguito, nel suo genere, divenendo man mano un festival di carattere nazionale.

Nella provincia di Crotone “Amore&Rabbia” era l’unico evento culturale che al di la dei concerti approfondiva tematiche di attualità di interesse nazionale istituendo un rapporto fecondo tra ricerca, riflessione etnomusicologica e offerta di spettacoli, facendo pervenire a Verzino attraverso l’istituzione del Premio “A&R” personaggi e addetti ai lavori di fama nazionale e internazionale (il regista V. De Seta, il maestro liutaio V. De Bonis, il giornalista e scrittore musicale P.F. Pacoda, lo scrittore Salvo Vitale, ecc…) L’interesse principale del festival è stato rivolto all’approfondimento e allo sviluppo delle esperienze musicali e di ricerca della cultura mediterranea attraverso un folto e signifcativo cartellone di concerti e
iniziative parallele: mostre, convegni, proiezioni; così mentre i TG annunciavano sbarchi sulle nostre coste, contemporaneamente sul palco di “A&R” se ne sentivano contemplare i suoni, che attraverso la strategia della direzione artistica se ne distingueva la provenienza, la distanza, la crudeltà. Proporre dei concerti di musiche “disparate” costituiva un modello di relazione tra culture, un valutare la nostra cultura in relazione a quella altrui.

Dal sud Italia al nord Africa e ai Balcani, dalla rude voce di Pino Zimba alla suadente voce di Lee Colbert, dalla Kociani Orchestra della Romania alla tromba solista di Roy Paci siciliana, dai quartetti vocali dei tenores sardi alla poesia di Davide Riondino, dalle danze urbane della Banda Roncati alla tarantella autoctona, sonorità di strumenti etnici resi ancor più suggestivi dalla tecnologia elettronica. Indimenticabile e significativo fu il concerto degli Agricantus della terza edizione (1998), e degli Almamegretta nel ‘2000. Due gruppi musicali ispirati al nostro sud, che attraverso l’ausilio dell’elettronica si sono imposti alla ribalta
della scena internazionale della world music. Tutto questo senza dimenticare di proporre un esauriente spaccato della nostra tradizione musicale, ogni edizione ha visto in cartellone almeno un artista o gruppo musicale calabrese. La prima edizione (1996) fu inaugurata dal locale gruppo verzinese G.R.M.P. e l’ultima edizione (2007) venne chiusa da Peppe Voltarelli.

Le dieci edizioni, sotto la direzione artistica di Donato Clausi e Pino Urso si sono avvalse della presenza di numerosi addetti ai lavori; ricercatori, etnomusicologi, registi, giornalisti e musicisti di fama nazionale e internazionale, hanno attratto migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia, dimostrando così come la cultura può essere attrazione turistica e soprattutto sviluppo socio-culturale.

Dieci edizioni in cui sono passati in rassegna almeno 250 artisti e addetti ai lavori, migliaia di visitatori, decine di volontari e associazioni ci hanno supportato, e a loro vanno sentiti ringraziamenti, ci hanno nutrito di coraggio e tenacia trasmettendoci la forza e l’audacia per ritornare.