Giovanni Cacioppo nasce a Gela e la sua terra, la Sicilia, sarà sempre orgoglio e grande fonte d’ispirazione nei suoi sketch comici. Nel 1994 vince il concorso della Zanzara d’oro a Bologna e debutta in teatro con il monologo comico Acqua e selz. Da quel momento la sua carriera è in continua e costante ascesa. Il suo modo di fare comicità, semplice e pacato, ma coinvolgente e empatico, è perfetto per il pubblico di ogni età. Sulle reti Mediaset Giovanni Cacioppo riesce ad imporsi sul piccolo schermo: partecipa al Maurizio Costanzo Show, a trasmissioni come Solletico e Scatafascio, condotto su Italia 1 da Paolo Rossi. e, successivamente, diventa ospite fisso di trasmissioni seguitissime come Zelig, Mai dire lunedì, Mai dire Martedì e Colorado Cafè. Collaborando con la Gialappa’s Band crea due dei suoi personaggi più famosi, il trascurato uomo di mezza età Graziello e il cittadino Cacioppo, il tipico italiano medio che fonda le sue polemiche sull’ingenua (ma genale) ignoranza delle sue granitiche convinzioni.
Notevoli le sue partecipazioni in spettacoli teatrali come L’uovo e la patata, In nomine patris e Io labora oltre alla partecipazione allo spettacolo Romeo & Juliet – una serata di delirio organizzato di Paolo Rossi. Importanti partecipazioni cinematografiche gli vengono offerte dai comici Aldo, Giovanni e Giacomo nei film Così è la vita e La leggenda di Al, John e Jack. Nel 2016, inoltre, partecipa al film Non c’è più religione, in cui il protagonista è l’amico Claudio Bisio. L’ultima fatica cinematografica, infine, è la parte di Don Pasquale nel film Una festa esagerata di Vincenzo Salemme, uscito nelle sale nel 2018.
La sua comicità, incentrata su uno stile chiaro, semplice e diretto, pone al centro tematiche legate alle sue origini siciliane e ai luoghi comuni tipicamente legati al meridione. Molto spesso, infatti, pone l’accento sulla presunta ignoranza, sul rapporto ambiguo con la legalità, del lavoro e della sicurezza, degli espedienti di vita… qualità e tematiche che chi non conosce i siciliani (e il meridione in generale) è convinto di poter associare con leggerezza. E’ da questa leggerezza che Cacioppo, divertendosi lui stesso a porsi intelligentemente e artisticamente in ridicolo, riparte proponendo una satira che esalta a dismisura certe storture dell’essere “terroni” ricavandone ritratti esilaranti e aneddoti che coinvolgono chiunque conosca il sud in senso lato creando degli anti-eroi di cui aver simpatia e stima.