Chiamata a volte anche “Banda Piluso”, è una formazione tradizionale composta da zampogna a chiave, pipita, grancassa, rullante e piatti. E’ l’organico più ampio esistente nella musica strumentale calabrese, e come tutte le formazioni bandistiche suona principalmente per strada, in situazioni itineranti: il suo ruolo tradizionale è quello di accompagnare il santo in processione, ma la si può anche ascoltare da sola, animando le vie del paese, o facendo ballare durante le feste.
Per i ragazzini cui di solito è affidata la sezione ritmica essa rappresenta un’importante apprendistato, il momento nel quale si imparano e si sperimentano i repertori, gli stili, le regole musicali e sociali. Protagonista della Fanfarra durante il Festival saranno, oltre ad alcuni componenti del gruppo Phaleg, stavolta in versione esclusivamente tradizionale, i “maestri ciarameddhari” della famiglia Ranieri di S. Andrea Jonio (CZ), senz’ altro fra i migliori della Calabria. Più che una famiglia, si tratta di una vera e propria dinastia di suonatori, dal sapere musicale tramandato per generazioni, di cui l’ultimo esponente, ma con l’esperienza e l’abilità riverberata dai padri, ha appena quattordici anni.