Piotta



Piotta, pseudonimo di Tommaso Zanello, è una delle figure più emblematiche e versatili della scena urban italiana, attivo sin dagli anni ’90 con una carriera che attraversa generazioni e linguaggi, fondendo rap, cantautorato, teatro, cinema e impegno civile. Cresciuto nel quartiere romano di Montesacro, di padre romano e madre milanese, Piotta affonda le sue radici nella cultura hip hop più autentica, collaborando inizialmente con formazioni storiche come Colle der Fomento e Ice One nella crew Taverna VIII Colle, per poi dar vita a progetti come Rome Zoo e Robba Coatta. Il suo debutto da solista arriva nel 1998 con Comunque vada sarà un successo, un titolo profetico che contiene una delle hit più iconiche della musica italiana contemporanea: Supercafone. Il brano, nato nel 1996 e rieditato nel 1999, esplode come un vero e proprio fenomeno di massa, diventando manifesto generazionale e conquistando il disco d’oro, mentre l’album si aggiudica il disco di platino. Il videoclip, firmato dai Manetti Bros e interpretato da volti noti come Angelo Bernabucci e Valerio Mastandrea, entra nell’immaginario collettivo, sancendo Piotta come simbolo della romanità irriverente e consapevole.

Nel 2000 conferma il successo con Democrazia del microfono, trainato dal singolo La mossa del giaguaro con Jenny B, e lanciando l’ironico e trascinante Il mambo del Giubileo, sigla del programma Stracult su Rai 2, che lo vede anche come conduttore. Seguono riconoscimenti importanti come il Premio A.F.I. Rivelazione dell’Anno, il Premio Titano Artista dell’Anno e una candidatura al Premio Italiano della Musica. Con La grande onda del 2002 arriva un altro enorme successo: l’omonimo singolo entra nella Top 10 radiofonica e ottiene il disco d’oro, divenendo in seguito inno delle proteste studentesche contro la riforma Gelmini. L’album conferma la capacità di Piotta di parlare al pubblico con un linguaggio diretto, ironico e colto allo stesso tempo.

Nel 2004 si esibisce al Festival di Sanremo con Ladro di te e una reinterpretazione rap di Chi non lavora non fa l’amore, guadagnandosi i complimenti di Adriano Celentano. Pubblica Tommaso e si esibisce anche a Tokyo all’Urban Festival, a testimonianza del suo respiro internazionale. Il successo prosegue con album come Multi Culti (2007), contenente Troppo Avanti con Caparezza, e S(u)ono Diverso (2009), un’opera crossover che mescola rap e rock, con collaborazioni prestigiose come Roy Paci, Joxemi (Ska-P), Bonnot e Lucariello, ottenendo anche una candidatura al Premio Amnesty International per il brano Scappa.

Con Odio gli indifferenti del 2012, titolo ispirato a Gramsci, Piotta ribadisce il suo impegno civile con singoli come Mai Mai Mai, colonna sonora della campagna Greenpeace contro il nucleare, e partecipa a progetti corali come I.P.E.R. e Artisti Contro il Nucleare. Nel 2013 celebra la sua dimensione live con l’album …Senza Er, e l’anno dopo porta in teatro lo spettacolo Freedom con il magistrato Gherardo Colombo, fondendo musica e Costituzione. Nel 2015 con l’album Nemici torna al rap militante, coinvolgendo nomi storici e internazionali come Afrika Bambaataa e Captain Sensible, e ottiene il Premio Cultura contro le Mafie per il brano 7 Vizi Capitale, che diventerà poi la sigla della serie Netflix Suburra, proiettando Piotta sulla scena globale.

Nel 2018 pubblica Interno 7, un lavoro intimo e maturo segnato dalla perdita del padre, dove spiccano tracce come Solo per noi e Maledetti quegli anni ‘90, mentre nel 2020 cura la colonna sonora originale della terza stagione di Suburra, componendo sigle personalizzate per ogni episodio e personaggio. Il 2021 lo vede reinterpretare con sensibilità Lella di Edoardo De Angelis, affrontando il tema della violenza di genere con grande profondità. Seguono la pubblicazione del suo terzo libro Il primo re(p), un remix celebrativo de La grande onda con Lo Stato Sociale, e il singolo Bau Bau, primo videoclip italiano realizzato interamente con l’intelligenza artificiale.

Nel 2024 pubblica il suo decimo album ’Na notte infame, un lavoro denso e personale dedicato al fratello Fabio, scomparso prematuramente, con cui ha anche scritto il romanzo Corso Trieste (La Nave di Teseo). Ancora una volta, Piotta dimostra di saper fondere il vissuto personale con l’urgenza sociale e il linguaggio musicale contemporaneo, restando sempre fedele a una visione autentica e indipendente.

Con alle spalle più di venticinque anni di carriera, una discografia ricchissima, riconoscimenti vari, tourne collaborazioni d’eccellenza e un ruolo attivo nella tutela dei diritti degli artisti, Piotta è oggi un punto di riferimento imprescindibile della cultura hip hop italiana e un esempio raro di coerenza e creatività nel panorama musicale e culturale del nostro Paese, di cui ha saputo raccontare con autenticità e coerenza le trasformazioni culturali, sociali e musicali, senza mai perdere la sua voce unica e indipendente.


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