Collaborazione: Consorzio Sviluppo Alto Crotonese



Il GAL, gruppo di azione locale “Consorzio Sviluppo Alto Crotonese”, sorge nel 1994, in seguito all’avvio del programma comunitario LEADER II, attraverso le adesioni di operatori locali pubblici e privati capaci di identificare ed attuare le azioni da intraprendere per sostenere lo sviluppo del territorio. Il GAL, dunque, diviene il promotore del proprio sviluppo, il quale, attraverso la realizzazione di un appropriato piano di azione locale (PAL), mirato ad una una più ampia ed incisiva politica di sviluppo rurale, si preoccupa di individuare e realizzare precisi obiettivi strategici:
– Coinvolgimento della popolazione locale;
– Animazione culturale e sociale nelle aree rurali;
-Supporto tecnico specializzato per affiancare la vita economica ed il successo delle iniziative nel mondo rurale;
-Sostegno nella qualificazione dei prodotti locali per favorirne l’accesso nei nuovi mercati
-Ricerca dei prodotti e tecniche sperimentali per aumentare le opportunità di sviluppo in tutti i settori;
-Scambio di informazioni di azioni innovative e modelli di confronto nell’intraprendere iniziative di crescita;
-Ricerca costante sul territorio per elargire informazioni sempre aggiornate agli utenti;
-Tutela e miglioramento dell’ambiente e delle condizioni di vita.

Poiché ogni area leader, in Italia e in Europa, é eterogenea dal punto di vista produttivo, economico, storico e culturale, le iniziative locali saranno altrettanto diversificate e a misura del territorio di intervento. Sotto quest’ottica, ogni GAL diviene, dunque, una vera e propria Agenzia di sviluppo che ha fatto dello sviluppo integrato del territorio la sua filosofia di vita. La scommessa da vincere é lo sviluppo rurale integrato come modello di crescita culturale ed economica per l’Alto Marchesato Crotonese.

“Io sviluppo non dipende solo dal trovare combinazioni ottime delle risorse e dei fattori produttivi esistenti, quanto nel suscitare nell’apprestare per lo sviluppo risorse e capacità nascoste, disperse o malamente utilizzate”

Il Presidente Natale Carvello


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