Il Paese
Verzino (“Virzìnu” in calabrese), piccola cittadina della provincia di Crotone, è situata nella parte centro-settentrionale della provincia, a confine con quella di Cosenza, sul versante ionico, nella fascia collinare presilana, tra Savelli, Castelsilano, Casabona, Pallagorio e Campana (CS). Esistono varie ipotesi sulle origini del paese e sulla derivazione del nome “Verzino”. Strabone, geografo dell’antichità, sosteneva che la cittadina di Verzino è sorta in una zona abitata fin da tempi preistorici, come testimoniano i reperti, dell’età della pietra, rinvenuti nei suoi dintorni, viene da alcuni identificata con l’antica Vertinae, fondata da Filottete, eroe greco. Alcuni storici invece, sostengono che la piccola città di Verzino esisteva già all’arrivo di Filottète. Contrariamente a queste tesi, altri studiosi affermano che Verzino è di origine enotra.
Gli stessi studiosi sono divisi anche sul significato del nome. In un documento della prima metà del XIV secolo compare il toponimo nella forma di Virzi, che deriva dal latino virdia, da viridis, ‘verde’. Altri sostengono che il suo nome sia stato assegnato dagli arabi, infatti si ci riferiva alla parola “wars” per identificare il posto dove vi cresce spontaneamente una pianta: il verzino, che raccoglievano ed utilizzavano nell’arte della tintoria.
I Rioni
Il comune è molto esteso e nel tempo si sono formati vari rioni, ognuno dei quali ha differenti caratteristiche strutturali, stile architettonico e ampiezza, legati al periodo storico di espansione e al ceto delle famiglie che vi hanno abitato.
Quasi tutti i rioni, specie quelli più antichi, hanno un piazzale dove si affacciano le case. Ogni casa, soprattutto quelle più antiche, è servita da una scala esterna, interrotta da piccoli pianerottoli i cosiddetti “gaffi”. Tutti i rioni sono collegati da strade, sentieri, viuzze, antichi vicoli e scorciatoie che conducono ai luoghi più importanti del paese: le chiese, il municipio, la piazza, le scuole e i luoghi di gioco.
Rione U Spiruno
E’ il rione più antico, sorge a poca distanza dalle grotte rupestri. L’opera architettonica di rilievo sotto il profilo storico-artistico, presente in questo rione, è la Chiesa Matrice costruita nel centro di un piazzale risale al XVII secolo. Pochissime e contraddittorie sono le notizie sulla Chiesa di S. Maria Assunta. E’ una lapide, posta all’interno della stessa, a rivelarci che, nel 1686, il vescovo di Cerenzia e Cariati, il napoletano Mons. Gerolamo Barzellino, fece abbattere la vecchia chiesa, nata su un “alto e precipitoso clivo” ed edificare questa “in un luogo pianeggiante”. Per la nuova costruzione venne riutilizzato il materiale del tempio sacro demolito. Sono presenti piccole abitazioni e palazzi storici di rilievo architettonico e artistico. Vicino alla chiesa si trovava la vecchia caserma di Verzino, oggi adibita ad abitazioni. Nel rione è inoltre presente, l’antico frantoio che oggi ospita il museo sulla storia della civiltà contadina verzinese.
Rione San Basilio
Rione contiguo allo Sperone, si sviluppa attorno alla piazza di San Basilio, dove sorge il più antico palazzo abitato dalla nobile famiglia Oriolo. Inoltre, nel rione è presente una casa detta palazzo vecchio, che era abitata da Don Domenico il fratello di Niccolò Cortese, Duca di Verzino.
Rione Convento
Chiamato così perché nel cinquecento vi era il monastero dei Padri Domenicani, adiacente alla chiesetta dedicata alla “Beata Vergine del Rosario”. La piccola chiesa è stata quasi completamente rifatta in epoca moderna. La facciata è con cuspide sagomata e presenta un piccolo stemma murato sul portale. Dell’annesso convento, trasformato in moderni appartamenti e parco macchine, nulla è rimasto che possa essere segnalato. La struttura muraria nelle parti a vista, mostra tecniche antiche di pietrame equilibrato ad intervalli regolari da strati di cotto e fori per le impalcature.
Piazza Campo
Un tempo era una verde collina ricca di boschi, fiumi e ruscelli. L’urbanizzazione della zona iniziò dal seicento, dopo la costruzione dell’attiguo palazzo Ducale. Ancora oggi, come in passato, rappresenta il fulcro della vita del paese sia per la storia che racchiude, leggibile nei palazzi che la circondano, sia perché è riferimento e luogo di incontro per i suoi abitanti.
Adiacente a piazza Campo si erge il maestoso Palazzo Ducale, esso fu cuore pulsante della storia di Verzino per molti secoli. La costruzione risale al XVII, durante la dominazione feudale della Dinastia Cortese. Si ritiene sia stato realizzato dal Duca Nicolò Cortese nella seconda metà del 1600 e successivamente abitato da diverse famiglie: Cortese, Barberio -Toscano, per ultimo dagli Anania e da questi poi venduto al Comune. L’immobile si estende su una superficie di 1.089 mq a pianta quasi quadrata, attualmente composto da tre piani fuori terra. Oggi tale palazzo ospita la Biblioteca Comunale e la maggior parte delle associazioni stanziate sul territorio.
Dopo il Palazzo Ducale salendo per il Corso Regina Margherita si trova l’antico Municipio di Verzino – oggi nel rione Serre – nella casa posta al primo piano, su enormi grotte ancora esistenti e che all’epoca furono utilizzate ad Archivio Comunale.
Rione A Pezza
Non si conosce l’esatta derivazione di questo nome, nel dialetto verzinese si è soliti identificare con questo termine un pezzo di stoffa, quindi probabilmente, si trattava di un terreno non molto esteso. Tale rione è caratterizzato da viuzze irte e scoscese, nella parte interna vi era la sorgente più vicina al centro abitato. Le acque di questa sorgente essendo potabili, vennero incanalate in 4 fontanelle per mezzo di alcuni segmenti di canne, per questo motivo il luogo è chiamato in dialetto i “Canalicchi”. Nel centro di questo rione, agli inizi del novecento, fu spianata una collinetta, ricavandone uno spazio che fu destinato a campo sportivo. Ancora oggi questo campetto accoglie manifestazioni sportive e ludiche.
Rione Serre Pennuti
E’ il rione più recente, sviluppatosi dagli anni cinquanta in poi, è chiamato “Serre Pennuti”, perché originariamente era un luogo in cui la fauna era abbondante ed esistevano varie specie di uccelli genericamente detti “pennuti”. Nel rione è presente una piccola chiesa dedicata a San Francesco di Paola, ogni anno nel mese di giugno si celebra la festa in suo onore.
Di questo rione affascina soprattutto la natura rigogliosa in cui l’ampia superficie è immersa. Una fitta pineta fa da cornice a tutta la zona conosciuta come area “da Petra”, dove è presente una area pic-nic e una area da campeggio. Adiacente alla pineta vi è la fontana chiamata “di Ciccio”, da cui discende, alimentata dall’acquedotto comunale, acqua purissima e fresca. E’ un luogo ideale per chi ama i paesaggi accoglienti e lontani dalla vita frenetica.
Nel rione Serre, oggi, sono presenti il Municipio e l’Istituto Comprensivo – I.C. Verzino.
Rione Giardino
Rione posto a breve distanza da piazza Campo e sulla strada che si estende verso la frazione Vigne e sul lembo di terra che arriva fino all’inizio del rione Serre, si estende il rione Giardino. Un rione recente, sviluppatosi dagli anni cinquanta in poi. Il suo nome, probabilmente, deriva dai giardini e terrazzamenti che sono ancora presenti. In questo rione nei secoli scorsi era presente una chiesetta intitolata alla Madonna di Costantinopoli. Alcuni anziani riferiscono che doveva essere antichissima, ne ricordano la struttura in pietra, senza finestre e l’aspetto umile e decadente. La chiesa fu demolita e sullo stesso suolo fu edificato un palazzo a due piani, così come è ancora oggi.
Frazione Vigne
E’ l’area più montana del paese, distante dal centro abitato circa tre chilometri. Tutto il borgo è immerso nel verde ed è circondato da rigogliose piante, boschi, frutteti, vigneti e fitti uliveti con piante secolari.
Nella piccola frazione è presente una piccola chiesa dedicata a Santa Chiara: in suo onore si organizza una festa il mese di agosto.
Luoghi di interesse
Le grotte carsiche
Per informazioni sulle grotte carsiche e l’attivitàdel gruppo speleologico Le Grave consigliamo la lettura della pagina specifica: Gruppo Speleo “Le Grave”.
Il fiume Vitravo
Il fiume “Vitravo” nasce nelle montagne di Verzino in località “Sursumu”, che in dialetto equivale a sorgente, dalle parti del “Varco della Chiatra”, fra il “Campo delle Vavole, il “Piano della Regina e “Comito”. Il fiume corre verso sud e bagna paesi come Zinga e Casabona. Il fiume nasce come piccolo torrente dove andavano le mandrie all’abbeverata, tanto piccolo che non compare su alcuna carta geografica. Il fiume é popolato da trote fario, carpe e anguille anche di peso e taglia elevate.
Sono presenti alcuni invasi – che in dialetto vengono chiamati “I Vulli”: San. Michele,Sardaro, la Majlluzza, San Leo. Imponente nel percorso del fiume è la cascata, bella e rappresentativa, della “Madonna Incoronata”. Inoltre, vi sono numerose cascatelle che si buttano quasi silenti nelle verzura ricordando suoni bucolici che invitano a rilassarsi e meditare. I ragazzi del paese usano prendere il bagno nelle piscine, nei mesi accaldati dell’estate.
Le grotte rupestri
Le tipologie dell’habitat rupestre calabrese includono una vasta gamma di modelli di villaggi: si va dai grandi casali rupestri, quali Verzino, Casabona e Caccuri ai piccoli nuclei insediativi composti da poche unità come Melissa e Rocca di Neto, fino alle dimore rupestri isolate, assimilabili all’insediamento sparso, come l’abitazione di Belvedere Spinello.
Il villaggio rupestre di Verzino fu ricavato lungo i fianchi arenitici della collina Spiruni su cui sorge l’attuale borgo a circa 500 m s.l.m.. L’insediamento si compone di oltre 70 unità rupestri disposte su 4 livelli di terrazze ad andamento spiraliforme, attualmente per lo più adibite a deposito per attrezzi agricoli. Le unità rupestri di Verzino presentano planimetrie differenti con articolazioni interne che vanno dal semplice vano, probabilmente depositi, alle più complesse strutturazioni tricellulari tra loro comunicanti, con tracce di sedili risparmiati e nicchie sulle pareti con funzioni di credenze e per l’appoggio di lucerne. All’interno delle unità si notano spesso buchi di palo che dovevano reggere sistemi di scaffalature per la conservazione dei prodotti. I diversi livelli sui quali si dispone il villaggio, risultano raccordati da piste che costeggiano le unità rupestri.
La grotta dei Furfari
In località Cona, un tempo di proprietà della famiglia Sabatini, si trova la Grotta dei Furfari, un profondo anfratto di probabile età Neolitica, in gran parte non ancora esplorato.
I diapiri salini tra Verzino e Zinga
C’è un posto magico nel territorio a cavallo tra Verzino e Casabona. La storia, qui, la racconta il sale. È qui, nel cuore di un’area che per secoli è stata utilizzata per l’estrazione del sale, che affiorano i “diapiri salini”, formazioni geologiche particolarissime ed estremamente rare: quelle conosciute in Europa si contano sulle dita di una mano e in Italia ci sono solo quelle emerse nel Crotonese. Un’importante esempio di diapiro salino, si rinviene lungo l’alveo del Fiume Vitravo, proprio sotto il centro abitato.
Questo sito si raggiunge, a piedi, dal centro del paese, oppure seguendo una ripida strada asfaltata che, dalla strada provinciale in direzione Pallagorio, conduce ad una azienda agricola.
In prossimità del ponte sul Fiume Vitravo, sulla sponda sinistra, è visibile una scarpata di natura argillosa nella quale è intercalato un corpo gessoso di dimensioni decametriche, costituito, come prima, da strati di gesso laminato microcristallino e da livelli di gessareniti.
Fiume Lese
Il Lese (nome moderno del fiume Acheronte o Akeronte) scorre a ridosso dei comuni di Castelsilano e Savelli raccogliendo numerosi affluenti lungo il suo percorso e confluendo alla fine nel Fiume Neto. Il suo nome antico è l’idronimo da cui deriva il nome di Cerenzia. È il maggiore affluente del fiume Neto. Nasce dal Monte Pettinascura (1.689 m s.l.m.), dal versante est dell’altopiano della Sila. L’irruenza dell’acqua ha creato in alcuni punti alte gole e canyon modellando il granito nero in un susseguirsi di pozze, salti e cascate.
Percorsi storico-religiosi-culturali
Chiesa Matrice;
Chiesa del Convento;
Chiesa San Francesco;
Chiesa Santa Chiara;
Piazza Campo;
Palazzo Ducale;
Il rione “Sperone” – Piazza San Basilio – Piazza Santa Caterina;
Palazzi storici nel rione San Basilio;
Antico Frantoio.
Percorsi di interesse archeologico
Grotte rupestri
Percorso di interesse speleologico, paesaggistico e naturalistico
Grotte “Grave di Grubbo”;
Grotta di “Culante”;
La Pineta e area “da Petra”;
Grotta dei Furfari;
Fiume Vitravo – Maielluzza – Vullu tunno – Madonna Incoronata;
Vigne;
I diapiri salini tra Verzino e Zinga;
Fiume Lese.
Eventi nel Comune di Verzino
Verzino, ospita molte associazioni culturali, le quali rendono vivo e ricco di eventi e manifestazioni
il piccolo territorio con il patrocinio comunale. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano la
comunità richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: la festa di San Vito celebrata
la prima domenica di agosto con una fiera di animali, il Premio Manente, Rievocazione Storica del
Duca Cortese che si svolge nel mese di agosto, la festa in onore del Patrono di Verzino San Biagio
che si festeggia il 3 febbraio, la festa in onore di San Chiara che si festeggia nel mese di agosto, la
sagra del miele. Dal 12 al 15 agosto si svolge il festival di musica “Amore e rabbia”.
La maggior parte delle informazioni contenute in questa sezione sono state estrapolate da:
1) libro “ VERZINO. I luoghi, la gente e la storia” a cura di Teresa Russo e Clelia Scarfò, Pubblisfera Edizioni 2017;
2) https://misteryhunters.wordpress.com/2018/01/31/tra-grotte-e-misteri-la-civilta-
rupestre-in-calabria/
3) http://beccacciando.blogspot.com/2009/08/la-valle-del-fiume-vitravo.html
4) https://www.geoitaliani.it/2014/08/diapiri-di-zinga.html